I veleni di Brescia

 

La concentrazione di ossidi di azoto e di polveri sottili in tutta la grande pianura italiana è preoccupante: il nord Italia è tra le aree più inquinate d’Europa.

Qui c’è anche Brescia e i suoi cittadini che stanno pagando le conseguenze di anni e anni di una produzione industriale sottoposta a pochissimi vincoli soprattutto per quanto ha riguardato la gestione dei rifiuti e degli scarti della lavorazione. Negli anni del boom è stato naturale anteporre lo sviluppo industriale e la creazione di posti di lavoro alla tutela del territorio e della salute.

Emblematico il caso dello stabilimento Caffaro, a pochi passi dal centro della città, che nei decenni ha contaminato una vastissima porzione di territorio con conseguenze con cui ancora oggi si fanno i conti.

Ma non solo: la provincia di Brescia ha il triste primato della concentrazione di discariche di rifiuti  speciali tra le più alte d’Europa e oggi tutta il territorio bresciano è irrimediabilmente compromesso.

Il business dei rifiuti è tale da avere spesso alterato anche lo skyline e il paesaggio di questa provincia.
Gli inquinanti oramai hanno raggiunto le falde acquatiche e attraverso il latte e le carni degli allevamenti e i prodotti dell’ agricoltura, negli anni, hanno contaminato anche l’ uomo.
Le diagnosi di tumore, in controtendenza con il dato del resto d’ Italia, qui continuano ad aumentare e oggi, un bresciano su tre, muore di tumore.
Solo grazie alla consapevolezza che cresce, al lavoro dei comitati e alla partecipazione dei cittadini è possibile immaginare una inversione di tendenza e porre un argine allo scempio.
Il tavolo di coordinamento Basta Veleni, promotore della partecipatissima e riuscita Marcia del 27 ottobre 2019, ne è un esempio.
La marcia ha attraversato il centro della città e scandito bene gli slogan e le priorità: basta veleni subito, una moratoria per bloccare tutte le discariche e un piano di bonifica per tutto il territorio.
Perché salute e ambiente oggi non sono più barattabili con lavoro e sviluppo.

error: Il contenuto è di proprietà di Gianluca Rizzello!!

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